Navigare in rete oggi è come passeggiare in un campo minato.
E’ sempre bene sapere dove si mettono i piedi per evitare… spiacevoli conseguenze.
Ma non tutto è perduto: esistono strumenti che ognuno di noi può usare per difendere la propria privacy, senza essere maestri dell’ IT nè hackers.
Questo articolo mira a darvi un’infarinatura sul da farsi per navigare in relativa sicurezza, quantomeno sicuri che i propri dati non vadano in mano di chiunque, ma solo di coloro che, a vostro parere, meritano fiducia.
La prima linea di difesa è il vostro Browser. Il portone che vi consente di fare accesso alla sconfinata realtà virtuale. Diversi di questi browser sono stati creati con la vostra sicurezza in mente, bloccando pubblicità, trackers e fingerprints e in alcuni casi instradando il vostro traffico su una rete parallela, rendendovi virtualmente intracciabili.
Diverse estensioni per i browsers possono ovviare ad alcune delle loro debolezze, ma consigliamo comunque di partire con il piede giusto scegliendone uno adatto allo scopo, potenziandone successivamente le capacità con l’uso delle estensioni.
Un altro metodo per mantenervi fuori dal radar è l’uso di motori di ricerca alternativi: Google non è l’unico motore di ricerca disponibile, anche se non sembra. Diversi altri motori di ricerca, anche decisamente funzionali, sono disponibili alla distanza di un click.
La VPN (Virtual Private Network): criptando il traffico in uscita e nascondendo il proprio IP, la navigazione risulta anonima o a nome di un individuo inesistente. Particolarmente utile quando si usano Wi-Fi pubbliche.
Speciale attenzione va rivolta alle soluzioni gratuite di questo tipo: alle volte sono peggio di ciò da cui si cerca di nascondersi.
Insomma la privacy è un mosaico piuttosto che un interruttore.
Nessuno strumento da solo vi renderà “invisibili”, ma una sapiente commistione di diverse misure di sicurezza saranno in grado di compiere il miracolo.