La protezione della privacy online è sempre stata una corsa contro il tempo. Ma oggi quella corsa sta entrando in una nuova fase.
L’intelligenza artificiale (AI), insieme a tecniche sempre più raffinate di sorveglianza predittiva, sta ridefinendo non solo cosa viene tracciato, ma come, perché e tutto questo prima ancora che accada.
Benvenuti nell’era in cui i sistemi non si limitano a sapere cosa fai, ma cercano di prevedere cosa farai.
La sorveglianza predittiva è l’uso combinato di grandi volumi di dati e modelli algoritmici per anticipare il comportamento delle persone. Questo tipo di sorveglianza non si basa unicamente sui comportamenti osservabili di un individuo, ma li integra a dati ambientali, biometrici, sociali ed emotivi che l’AI può evincere dai dati sopra citati. Dopo aver generato un profilo spesse volte assurdamente accurato, procede con il prevedere quelle che possono essere le tue reazioni, intenzioni e determinarne un profilo di rischio.
L’intelligenza artificiale non sarà ovviamente l’artefice di tutto questo, ma uno strumento insostituibile che renda questa sorveglianza automatizza, personalizzata in base al soggetto osservato e in grado di adattarsi e migliorarsi nel tempo in base ai pattern osservati e ai dati ottenuti.
Esempi chiari e già in loco sono le piattaforme che predicono cosa ti piacerebbe acquistare senza che tu abbia mai usato il loro storefront, sistemi di sicurezza che valutino il tuo “livello di minaccia”, social networks che ti propongono contenuti in base alle informazioni estrapolate dalle tue interazioni online e con il social stesso.
Questo può sembrare allarmante così com’è, ma la vera rivoluzione è che non serve più che tu dica qualcosa.
Il tono della tua voce, i movimenti del mouse, la velocità di scrittura, persino le pause nei messaggi possono essere usati per trarre conclusioni su di te.
Sistemi di AI possono dedurre stato mentale, inclinazioni politiche, orientamento sessuale o economico con altissimi livelli di accuratezza, anche da dati apparentemente neutri.
Insomma la vostra privacy oggi è minacciata anche quando credete di non aver condiviso nulla.